Cosa fa un life coach? Scopri adesso i segreti di un mestiere entusiasmante

Cosa fa un life coach

Cosa fa un life coach? Scopri adesso i segreti di un mestiere entusiasmante!

In questo articolo scoprirai cosa fa un life coach, cos’è il life coaching, come si svolge il life coaching, quali sono le qualità per diventare life coach e come diventare life coach.

Passiamo subito al primo punto per capire meglio qual’è il ruolo del life coach.

Cosa fa un life coach?

Un life coach aiuta le persone a diventare consapevoli di ciò desiderano cambiare nella loro vita personale o lavorativa con l’obiettivo di facilitare il processo di cambiameno che permetterà ai clienti di raggiungere i loro obiettivi o di superare le loro difficoltà.

Il coach definisce i limiti del rapporto di coaching definendo i ruoli e le responsabilità di entrambi e si impegna a utilizzare le sue competenze per aiutare il cliente a raggiungere un dato risultato.

Questo risultato è definito in un contratto di coaching che costituisce un impegno morale da parte del cliente e del coach.

Il cliente si impegna a partecipare attivamente alle sessioni di coaching.

Adesso che sai cosa fa un life coach, cerchiamo di capire meglio cos’è esattamente il life coaching.

Che cos’è il life coaching?

Il life coaching è un tipo di coaching rivolto a individui privati che desiderano ricevere il supporto di un coach per quanto riguarda problematiche o obiettivi personali o lavorativi.

Il life coaching è quindi un supporto su misura che si concentra su difficoltà e obiettivi precisi di un cliente privato. Questi obiettivi o problemi di focalizzano su situazioni attuali del cliente e mai sul suo passato.

Anche se non si tratta di una terapia, iniziare un percorso di coaching richiede che il cliente sia pronto a rimettersi in discussione.

Vediamo adesso più in dettaglio come si sviluppa il life coaching.

Come si svolge il life coaching?

Vediamo subito cosa fa il life coach concretamente.

Il life coach ascolta in modo empatico il suo cliente utilizzando l’ascolto attivo come è stato definito dallo psicologo americano Carl Rogers.

Se desiderate imparare come ascoltare attivamente, vi consiglio di scoprire il nostro corso sull’ascolto attivo.

Prima di tutto il cliente espone al coach la sua situazione, i suoi desideri e le sue eventuali difficoltà.

Se la persona ha difficoltà ad esprimere le sue emozioni e il suo pensiero, il coach utilizza l’ascolto attivo per creare un rapporto di fiducia, riformulare quello che ha capito e mostrare empatia per quello che il cliente condivide con lui.

Dopo questo primo colloquio, il cliente ed il coach si accordano su un obiettivo specifico, misurabile, raggiungibile, motivante e definito nel tempo.

Senza questa prima fase non è possibile iniziare un percorso di coaching.

Allo stesso tempo, il coach e il cliente definiscono un periodo di tempo durante il quale si incontreranno e quindi un certo numero di sessioni.

Il ritmo delle sessioni varia in funzione dei bisogni del cliente ma spesso le sessioni sono settimanali o bisettimanali.

All’inizio di ogni sessione, il cliente espone al coach le azioni che ha intrapreso, le difficoltà che ha incontrato e i risultati raggiunti.

Durante la sessione di coaching il cliente espone un elemento preciso che lo mette in difficoltà e che è collegato al suo problema o obiettivo.

Il ruolo del coach consiste nel rafforzare la consapevolezza del cliente rispetto a ciò che prova e alle azioni che desidera intraprendere.

Il ruolo del coach non è quello di fornire soluzioni perché in questo caso il coach diventerebbe un consulente.

Il suo compito consiste invece nell’ascoltare il punto di vista del cliente con l’obiettivo di aiutarlo a trovare le soluzioni adatte ai suoi bisogni e ai suoi valori.

Alla fine di ogni sessione di coaching, il cliente si impegna moralmente col coach a mettere in atto una serie di azioni coerenti con il raggiungimento del suo obiettivo.

La sessione successiva inizia col un bilancio della azioni del cliente sia in termini di risultati raggiunti che per quanto riguarda eventuali difficoltà incontrate.

In caso di difficolta, il life coach utilizza la sua esperienza per aiutare il cliente a superare i blocchi mentali che gli impediscono di ottenere ciò che desidera.

Adesso che sai come agisce concretamente un life coach, forse avrai voglia di sapere quali sono le qualità necessarie per svolgere questo mestiere. Ti propongo di vederne alcune.

Quali sono le qualità per diventare life coach?

Le qualità per diventare coach sono moltissime e servirebbe un intero articolo per parlarne in modo approfondito. Di seguito ne cito tre tra quelle che considero più importanti.

La prima qualità è l’empatia.

L’empatia è la caratteristica essenziale per diventare un buon coach, perché è attraverso questa empatia che si riesce a creare una relazione di fiducia col cliente.

Senza questo rapporto di fiducia, il cliente non si fiderà di noi e non si aprirà completamente.

Di conseguenza resterà bloccato nella sua situazione problematica e non saremo in grado di aiutarlo.

Ma l’empatia non è la sola competenza chiave per diventare un buon coach.

La seconda qualità è l’apertura mentale.

Un buon coach deve avere una mentalità aperta nel senso che non deve mai trincerarsi in un solo metodo d’accompagnamento dei suoi clienti.

Al contrario, deve essere sempre pronto a rimettersi in discussione quando si trova in difficoltà.

Sviluppando un’attitudine flessibile rispetto alle tecniche usate e alla propria visione del mondo, un buon coach è in grado di aiutare al meglio i suoi clienti.

La terza qualità è la capacità di convertire le vostre competenze in opportunità di sviluppo economico.

Molti coach esercitano la loro professione per passione, ma la passione da sola non è sufficiente.

Lavorare come coach oggi e vivere di coaching richiede di acquisire competenze imprenditoriali che non sono insegnate nelle scuole di coaching.

A questo punto ti piacerebbe forse sapere come si fa per diventare coach. Se la tua risposta è affermativa, ti propongo di scoprire subito come puoi fare per imparare questo mestiere.

Come diventare coach?

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