Come gestire le domande vietate in un colloquio di lavoro

Identificarle e utilizzarle a vostro vantaggio

In questo articolo vi mostrerò come gestire le domande proibite nei colloqui di lavoro.

Conoscere queste domande e capire come gestirle in modo efficace è essenziale per un colloquio di lavoro di successo.

Prima di scoprire consigli, vorrei ricordarvi che potete beneficiare dei nostri servizi di scrittura del curriculum e di career coaching per progredire più rapidamente nella vostra carriera.

Adesso vi propongo di scoprire i nostri consigli.

Come fare per sapere se una domanda è proibita?

Le domande:

  • devono permettere di valutare la capacità del candidato di eseguire il lavoro proposto o le sue capacità professionali
  • devono avere un legame diretto e necessario con il lavoro offerto o con la valutazione delle competenze professionali

In sintesi, il recruiter non deve farvi domande che non abbiano l’obiettivo di verificare la vostra capacità di svolgere il lavoro per il quale vi state candidando.

Ora, vi suggerisco di scoprire le principali domande proibite in un colloquio di lavoro e come rispondere a queste domande.

Quali sono le domande proibite in un colloquio di lavoro?

Ecco una lista di domande proibite poste frequentemente da alcuni selezionatori del personale.

1 – Ha figli?

6 – A quale partito politico appartiene?

2 – Che lavoro fa il suo coniuge?

3 – Ha problemi di salute?

4 – Qual è la tua religione?

5 – Appartiene a un sindacato?

7 – Ha precedenti penali?

8 – Qual è il tuo paese d’origine?

9 – Quanti anni ha?

10 – In che tipo di alloggio vive?

11 – Qual è la tua situazione familiare?

12 – Pensa di avere a breve dei figli?

Ora vi suggerisco di vedere come rispondere a queste domande proibite.

Come rispondere alle domande proibite in un colloquio di lavoro?

Avete diverse opzioni per rispondere a queste domande.

Potete dire educatamente al vostro interlocutore che vi ha appena fatto una domanda proibita, potete osservare la sua reazione e improvvisare a seconda della situazione.

Un’altra alternativa è dire che si tratta di una domanda personale alla quale preferite non rispondere. In questo caso, è probabile che l’interlocutore usi diverse strategie per cercare di ottenere comunque una risposta.

Una terza alternativa è rispondere alla domanda con un’altra domanda.

Per esempio, il selezionatore vi chiede qual’è il lavoro del vostro coniuge, e voi rispondete: perché mi sta facendo questa domanda?

In questo modo, riprendete il controllo della comunicazione invitandolo a darvi una risposta.

Il vostro interlocutore deve giustificare la sua richiesta e non essendo pronto a rispondere alla vostra domanda, potrebbe decidere di passare ad un’altra domanda.

Se non siete soddisfatti della sua risposta, potete chiedergli qual’è il rapporto tra la sua domanda e l’offerta di lavoro.

Molto probabilmente il recruiter rimarrà senza risposta e passerà a un’altra domanda.

Se continua a darvi una risposta che non giustifica un collegamento logico con il lavoro per cui vi state candidando e se cerca di ottenere una risposta a tutti i costi, ricordategli che non ha il diritto di farvi questo tipo di domande.

Questa terza alternativa è la più efficace perché vi permette di:

  • verificare la buona fede del selezionatore del personale, la sua mancanza di esperienza o il suo eventuale comportamento discriminatorio
  • non ridurre le vostre possibilità di ottenere il lavoro se vi imbattete in un recruiter benevolo o inesperto
  • comunicare con il selezionatore da pari a pari
  • gestire efficacemente gli eccessi di alcuni recruiter senza scrupoli

Conclusione su come gestire le domande proibite in un colloquio di lavoro

In questo articolo vi ho:

  • proposto le domande proibite più comuni
  • fornito strategie efficaci per gestire le domande proibite
  • spiegato come riconoscere le domande proibite in un colloquio di assunzione

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Questo articolo è disponibile anche in altre lingue

English: How to handle forbidden questions in a job interview

Français : Comment gérer les questions interdites en entretien d’embauche

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